venerdì 17 agosto 2012

Ice Scream !!!







( Dedico Il video, ma soprattutto il pezzo Sinnerman interpretato da Nina Simone a Micky...il protagonista  di Ice Scream, interpretato dall'incredibile Damiano Russo, venuto a mancare il 21 ottobre 2011 all'età di 28 anni a causa di un incidente)



Ice Scream ...sbarca in America !!!

Stiamo parlando del cortometraggio girato in Red One Camera durata 22 minuti prodotto dalla TetraKtys srl. La Creatura di Roberto De Feo e Vito Palumbo.








E' emozionante parlare di questi due. Perchè si tratta di mettere le dita fra i fili scoperti di un congegno esplosivo : è necessaria una cautela tutta speciale quando si racconta di un sogno mentre si sta avverando. Bisognerebbe essere dei fuoriclasse per entrarci dentro in scivolata senza commettere fallo. Nè prima nè dopo. In fieri, tanto per masticare la lingua dei colti.
Ice Scream è un cortometraggio italiano molto cattivo, violento. Eppure anche molto verosimile. Molto vicino alla consueta, violenta ferocia annidata nel tessuto sottocutaneo della periferia che bivacca ai margini e nel cuore delle grandi città come dei piccoli centri rurali.
 Ispirato ad un fatto di cronaca locale accaduto in quel di Catanzaro, dove un ragazzo che danneggia l'auto di un delinquente locale, viene rapito con l'aiuto di suoi due amici, torturato e poi bruciato vivo. Funny Games.
Ma quella è la realtà, senza censure. Spesso più spietata della fantasia.
 Stacchiamo senza dissolvenza su Ice Scream.





 
 E' una mattina caldissima e deserta, non c'è nessuno in giro. Micky entra in un bar per comprarsi un gelato. All'interno incontra Alex e Brando, due bulli psicopatici senza freni inibitori e completamente fuori di testa che aspettano pazientemente che una scintilla qualsiasi  possa accendere la miccia della loro follia. Sono facce di gioventù appassita male e presto in mezzo a vicoli , quartieri serra e piazze polverose sature di afa e criminalità. Sono sempre a caccia tipi come Alex e Brando, basta che ci sia da far del male. Da qualche parte, in una grande città, in centro come in periferia, qualsiasi posto può diventare "dangerous"... .
La realtà del corto è uno spaccato fumettistico animato da personaggi ritratti a tinte forti effetto Lomo e i caratteri esasperati all'ennesima, la barista senza un braccio Coccinella 2 sedotta triste e abbandonata di tale  Coccinella 1, l'ispettore svogliato e menefreghista con a seguito i due figli: un nano necrofilo e una ladra psicotica in una girandola di caricature simboliche che acquista velocità e carica a molle un finale inaspettato, esteticamente perfetto. Fortissime le influenze Tarantiniane ( tale Quentin omaggiato nella discussa Intro...che scoprirete piacevolmente sul sito del film) e i salti nel buio di Lynch nel tessuto narrativo e l'azzeccatissima fotografia che si prende cura dei particolari fino a farne elementi di contenuto.
Ribadiamolo. Questo corto fortunatamente esce fuori dagli schemi. Non c'è assoluzione riservata ad alcun personaggio. Il politicamente corretto non fa parte degli ingredienti. Alleluja !!!!!!!






Numeri. Sconcerto. Entusiasmo.
Cifre. I fatti ci dicono che dal 2009 alla sua timida ostacolata distribuzione italiana il cortometraggio ha collezionato ben 11 premi internazionali risultando il corto made in Italy più premiato di tutti i tempi ed il primo ad avere una distribuzione in Blu-Ray e DVD e ad essere venduto su ITunes, meritandosi di diritto il contratto con Premium Films per la distribuzione in oltre 20 nazioni.e con MTV per quella italiana. Tutto questo è successo grazie ad un badget di 30 mila euro e una troupe di ragazzi e due registi che c'hanno messo l'anima sputando sangue vero.
Sconcertante. Tutto questo emerge nel bel mezzo del desolante mare lunare creativo della produzione cinematografica nazionale,come il miraggio di un campo di papaveri in pieno deserto. Cosa ci accade? Perchè la qualità deve morire soffocata dai tentacoli delle fictions che si riproducono più velocemente dei Gremlins ...da quale pianeta provengono i professionisti del Target che decidono e finanziano prodotti di infima qualità che infestano la TV e le poche sale isolate che riescono a sopravvivere fagocitate dai cinema multisala ? Ma soprattutto quale giochino perverso deve rompersi  perchè la qualità non risulti più essere un'eccezione che l'estero riconosce e l'Italia disconosce? E' complesso trovare una risposta soddisfacente. Ma non importa. Avanti nonostante le strade sterrate disseminate di sassi appuntiti da percorrere scalzi.
 Nessuno può toglierci l'entusiasmo vero, urlato per un'avventura faticata, sofferta e goduta di due ragazzi italiani che sta  finalmente maturando nel progetto attuale  del  remake americano di Ice Scream.
Bene, se c'è da correre, se succede per concomitanza di merito e occasione bisogna farlo.







Roberto e Vito, 31 e 38 anni, giovani e pugliesi, a parte Vito che è campano di nascita ma barese d'adozione. All'attivo una già lunga gavetta, malgrado le difficoltà innumerevoli, la realizzazione di corti e film a basso costo forzato, perchè ad aspettare le larghe spalle dei produttori importanti poi si perde l'entusiasmo e spesso la libertà, scoprono quando le loro strade si incrociano ripetutamente di avere in comune una passione sconfinata per il cinema e che collaborare ha un buon sapore e porta ad un risultato che non passa inosservato. E all'estero hanno l'occhio lungo e una buona vista. Soprattutto in Ice Scream, questo corto dagli accenti pulp che il pubblico americano adora subito. Commentando : " Wow! Is not a typical italian short film !" mentre l'Academy Awards, quella degli Oscar, fa loro i complimenti sbigottita " I primi italiani pazzi". E pazzi lo sono davvero questi due. Pazzi del loro lavoro. Nonostante tutti gli impedimenti, i tagli, le difficoltà,








Questo in breve ciò che è successo, o meglio sta accadendo. Ed io tifo per loro. A voce alta. Mi sembra di sentirlo ciò che possono provare, e ne sono orgogliosa. Sono i nostri atleti olimpici  immersi fino al collo nel sogno americano. A cui nessuno ha regalato nulla. E non si venga a parlare di fortuna in un paese come l'Italia dove si versa più per il gioco d'azzardo che per le tasse, è avvilente. Perchè qui non si tratta di caso o buona sorte, stiamo parlando di capacità acquisite e dimostrate masticando duro lavoro, pane e cinema, e testate date a porte chiuse sprangate. Questo attualmente è ciò che succede in Italia a livello cinematografico, artistico e culturale.Ci vuole un fisico bestiale per non rimanere arenati e sfinirsi di sgomento. Una forza da elefanti. Come il loft dove soggiornano adesso a Los Angeles ribattezzato da loro Elephant House, perchè è  tappezzato di cimeli e raffigurazioni di elefanti, probabilmete molto adorati dalla precedente inquilina.

Da quando si trovano a Los Angeles Roberto e Vito curano e aggiornano una sorta di diario condiviso sull'avventura americana che li vedà impegnati nella pre-produzione per tutto l'autunno del 2012.






Appena atterrati in California , accolti dalle loro Agenti Alexia e Alexandra una veloce ottimizzazione dei primi contatti importanti. Non importa il jet leg e che sono in piedi da 24 ore, . L'attesa dell’incontro più importante, quello con Christian Halsey Solomon, (più conosciuto come produttore di American Psycho...)  provoca loro un flusso di adrenalina a getto continuo che potrebbe tenerli in piedi  un mese senza battere ciglio.
Al Blog Di Roberto si aggiunge la voce di Vito. Insieme tengono un diario di bordo per condividere con noi che li seguiamo l'emozione e l'entusiasmo per il progetto grandioso che li attende e sta per prendere forma.














" …e ad un certo punto il sangue che non sa più che strada percorrere, sembra volersi fermare anche lui a guardare, ma non può per il tuo bene. Il cuore invece, lui si che ci vede, e come un direttore d’orchestra impazzito ordina a tutto il corpo di urlare, di scatenarsi. Perché sei dove hai desiderato essere da tutta la vita, ti ricorda che per 11.315 giorni (giorno più, giorno meno), mentre eri nella tua stanza, o in quel locale con gli amici, per strada, in un negozio, mentre litigavi con la tua ragazza, mentre guardavi l’arcobaleno e sorridevi, o anche mentre piangevi, bè in realtà non desideravi altro che essere lì.
Ho 31 anni appena compiuti, ma che calcolo dovrei fare se ogni secondo l’ho passato a chiedermi se sarebbe stato possibile o no, un giorno, dire anche solo “sono qui”. Quanto fa 1 sogno moltiplicato per 60 secondi per 31 anni? Ve lo dico io, fa tante lacrime di gioia.


E così oggi, 11 Agosto 2012, io e Vito siamo andati per la prima volta nel nostro ufficio, costeggiando la collina con la scritta “HOLLYWOOD” che sin da piccoli ci chiedevamo se esistesse davvero o se fosse solo un altro effetto speciale. <<“Fermati Vito! ”>> urlo, e poi continuo <<”Il navigatore dice che siamo arrivati”>>. Ma Vito sovrappone la sua voce alla mia urlando ancora più forte <<”Ca**o Roberto guarda! Gli uffici e gli studios della Warner Bros!!!”>> . E io non posso che sgranare gli occhi, davanti probabilmente agli Studios più importanti al mondo.  Ma non c’è tempo da perdere, siamo in ritardo, alle 9.30 abbiamo un meeting per il film! E così ribadisco: <<“li vedremo al ritorno, dobbiamo trovare l’ufficio…”>>. Ma il navigatore, quasi seccato, alza la voce ribadendo quello che nel frattempo ha detto già una decina di volte <<“DESTINAZIONE RAGGIUNTA”>>.







 E’ in quel momento (in realtà un momento che se fosse durato un’eternità sarebbe anche andato bene), io e Vito ci siamo guardati negli occhi e senza necessità di aprir bocca abbiamo capito che forse era meglio stare zitti, perché tanto non sarebbero uscite parole. Si, il nostro ufficio era proprio lì. La nostra finestra affacciata proprio sulle lettere più belle del mondo: “WB”.
Così parcheggiamo l’auto ed entrando temiamo che come negli incubi quel grattacielo davanti a noi non sia del tutto reale, che magari le scale non sarebbero finite mai, o che prima dell’arrivo qualcuno ci avrebbe svegliati. Forse è  per evitare questo che abbiamo preso l’ascensore, e cavolo se lassù ci siamo arrivati.
Per molti di voi sarà solo un ufficio, per altri starò esagerando, ma concedetecelo… per noi quelle scale sono durate 10 anni. Dieci anni di pianti e sacrifici. E per l’amor del cielo sappiamo bene che quelle scale continueranno, e come se continueranno. Ma vi prego, permetteteci di goderci questo nono piano. E permetteteci di gustarci per la prima volta il sapore meraviglioso delle nostre lacrime di gioia, una gioia che non si può raccontare. "
Roberto





 ci congediamo da Roberto e Vito con l'intenzione di tornarli a trovare a breve con il trailer del film per la distribuzione americana del corto...



( Ciao Damiano... grazie, sei stato grande !!!)













3 commenti:

  1. Grazie Vito! Posso riassumere con un "Idem "? :)
    Jessica grazie anche a te !!! Certe opere meritano un tifo da stadio...e il bello è che le due punte sono ancora in campo a giocarsi la finale. Godetevela ragazzi e buon lavoro !!!

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